[…] fatti non foste per viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza.
[…] e volta nostra poppa nel mattino,
de’ remi facemmo ali al folle volo.
Una folla di ragazzi si accalca nello spiazzale antistante la chiesa San Vincenzo de’ Paoli, quartiere Semini, sono euforici, emozionati, felici. È lo stesso entusiasmo che Ulisse infonde ai suoi compagni quando, desideroso di intraprendere una nuova impresa, li incita a lanciarsi nell’avventura. 24 giugno 2024. Ore 8.30. “A gonfie vele – Un’estate in viaggio con Ulisse”. Comincia il grest estivo, un grest speciale, un grest inclusivo. Giunto alla sua quinta edizione, si propone di aprire le porte a tutti, nessuno escluso, a chiunque voglia divertirsi ripercorrendo la storia di Ulisse. Sono proprio i viaggi dell’eroe omerico a fare da sfondo alle giornate ricche di giochi e attività. Da ogni storia si può trarre un insegnamento di vita, insegnamenti che si possono accostare a quelli che Gesù ci ha lasciato quando era sulla terra: l’amore per gli altri, il perdono, il rispetto. Così la parrocchia San Vincenzo de’ Paoli e l’Istituto “Alessio Narbone” hanno unito le loro forze per realizzare un progetto inclusivo: un ambiente estivo in cui ognuno ha potuto esprimersi liberamente, mettendo a disposizione le proprie peculiarità ma anche le proprie differenze, un ambiente che ha promosso l’eterogeneità dei gruppi, laddove la mescolanza e la varietà delle differenze hanno rappresentato un grande vantaggio, e hanno favorito la realizzazione di un ambiente in cui le difficoltà sono state risolte con le risorse offerte. E le risorse sono state innumerevoli: dagli insegnanti di sostegno e curriculari, all’assistente all’autonomia e igiene personale, agli organizzatori e volontari della parrocchia, agli studenti dell’Istituto “Alessio Narbone”, che hanno indossato gli abiti del cargiver e abbracciato i bambini con disabilità perché si sentissero diversi tra i diversi. La collaborazione tra parrocchia, istituzione scolastica e ente locale, negli assessorati al Servizi Sociali e alle Politiche scolastiche, ha generato sinergia ed energia positiva che hanno permesso la realizzazione di un progetto in nome dell’inclusione. Un progetto che ha coinvolto i bambini e le bambine con disabilità provenienti da altri istituti del territorio, perché la scuola non è un’isola ma il tassello di un grande puzzle: la nostra comunità. Quella comunità locale che possiede una moltitudine di risorse e opportunità, e che diventa inclusiva quando è in grado di accogliere tutti. Cristina Ledda
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